ALBOSAGGIA – Si è da poco conclusa la raccolta dei dati nell’ambito del progetto di monitoraggio degli anfibi nel Parco delle Orobie Valtellinesi. Scopo dell’operazione denominata “Monitoraggio delle biodiversità degli anfibi con il DNA ambientale” è raccogliere dati sulle popolazioni degli anfibi.
“Il monitoraggio permette di raccogliere preziose informazioni sulle popolazioni di anfibi ed in particolare permette di identificare le specie presenti all’interno del Parco”, spiegano dall’ente. Il progetto è stato svolto in collaborazione con la Fondazione Edmund Mach – Centro ricerca e innovazione di Trento, seguendo un metodo particolare.
“A differenza dei classici monitoraggi che prevedono la conta e l’identificazione in campo, questo monitoraggio si basa sulla raccolta di campioni d’acqua contenenti materiale genetico – raccontano gli operatori del Parco -. Sfruttando il periodo di ovulazione sono stati raccolti numerosi campioni per avere un dato rappresentativo all’interno del parco, l’acqua raccolta viene poi iniettata in appositi filtri in grado di trattenere le tracce di Dna presenti nell’ambiente, il tutto viene poi “fissato” tramite un liquido che ne previene il deterioramento. I campioni verranno poi analizzati dal laboratorio della Fondazione Edmund Mach. Il Dna una volta estrapolato verrà identificato attraverso un ampio data base. Si potrà così conoscere le specie che popolano il parco!”.
I risultati delle analisi saranno diffusi prossimamente e daranno modo di scoprire quali sono le specie di anfibi che abitano nel Parco.