Albosaggia

Scialpinismo. Sul Meriggio incoronati Magnini e Alexandersson

Una 38° edizione del Valtellina Orobie ineccepibile assegna i titoli italiani.

110 partecipanti alla manifestazione organizzata dalla Polisportiva Albosaggia.

Redazione VN – 18 Febbraio 2025

Albosaggia, Centro Valtellina, Sport

38° edizione Valtellina Orobie

ALBOSAGGIA – Nell’anno del #saveskimo in cui tutti parlano di un ritorno alle origini dello scialpinismo o, meglio, a un ritorno alle gare “in ambiente”, la Polisportiva Albosaggia domenica 16 febbraio ha messo in pista una gara oltre ogni aspettativa.

Le ultime nevicate hanno reso ottimale il percorso del 38° Valtellina Orobie: tante e bella neve in alto con solo gli ultimi 300 metri compatti e gelati; un meteo spettacolare, freddo alla partenza ma poi con l’arrivo del sole la il clima si è decisamente fatto primaverile. Un tracciato, come da tradizione, super tecnico, maestoso, viste, paesaggi e scorci mozzafiato (all’interno del Parco delle Orobie Valtellinesi) e tantissimo entusiasmo sono stati gli elementi che hanno decretato l’ennesimo successo.

38° edizione Valtellina Orobie

Il Meriggio non ha mai deluso, ma in condizioni come quelle di domenica, cielo terso e ottimo innevamento, hanno fatto del Valtellina Orobie una gara top.

Un itinerario studiato da Massimo Murada e Luca Melè con il supporto tecnico di Graziano Boscacci e strutturato in 5 salite (dopo più di 1500m di dislivello positivo per gli uomini e 1300 per le donne), tantissime inversioni, la panoramica cresta al Meriggio, la discesona dalla nord, ma soprattutto la lunghissima discesa (quasi 900m) dapprima nel bosco, quindi dal pistone ed infine sui prati gelati del Campei; discesa capace di spaventare anche i più abili e forse pure più faticosa della salita.

Il classico percorso che rende iconica questa gara caratterizzato da tratti ormai nella storia dello skialp per bellezza e difficoltà ma continuamente rivisitato: la novità di quest’anno è la discesa verso sud sin oltre la baita della Piada. Quest’anno la gara assegnava il titolo italiano individuale assoluto: 110 i partecipanti, l’élite nazionale ed alcuni stranieri che hanno voluto provare di persona quella che ormai è considerata un classico internazionale del fuoripista.

38° edizione Valtellina Orobie

I titoli italiani sono andati al fortissimo Davide Magnini (alla 3° vittoria in Albosaggia) e alla “Busagina” di adozione Alba De Silvestro.

Ma vediamo il quadro completo: nella gara maschile Magnini (Brenta Team) precede il campione di casa Michele Boscacci (Esercito) e Robert Antonioli (Esercito) che si conferma discesista da paura, recuperando posizioni nell’impegnativo tratto finale. A seguire Matteo Eydallin (Esercito) anche lui di casa in Albosaggia e decisamente in forma dopo l’infortunio dello scorso anno e 5^ posizione per Matteo Sostizzo (Carabinieri).

38° edizione Valtellina Orobie

Tra le donne, vittoria dell’atleta svedese Tove Alexandersson (alla sua prima esperienza sul Meriggio e completamente affascinata dalla gara, dall’ambiente e dall’entusiasmo trovato in Albosaggia); a seguire Alba De Silvestro, la campionessa di casa Giulia Murada, Giulia Compagnoni (tutte del Team Esercito), quindi Ilaria Veronese (Carabinieri) e Lisa Moreschini (Fiamme Gialle).

38° edizione Valtellina Orobie

Sono stati assegnati anche i titoli U23: tra le donne vittoria di Noemi Junod seguita dalla nostra ex tesserata Silvia Berra (entrambe Esercito) con bronzo per Manuele Pedrana (SC Alta Valtellina). Tra gli uomini vittoria di Hermann De Bertolis (fiamme Azzurre) seguito dal nostro ex tesserato Rocco Baldini e da Luca Tomasoni (entrambi Esercito).

Infine, i titoli master: vittoria per Maria Lucia Moraschinelli (Pol. Albosaggia) che ha preceduto Barbara Sangalli (Premana) e Claudia Titolo (Corrado Gex). Vittoria e titolo per Filippo Beccari (Bela Ladinia) che precede l’inossidabile Graziano Boscacci (Pol. Albosaggia) e Manolo Pertusini (Roncobello).

Dopo la cerimonia floreale al Campei, ci si sposta in Albosaggia per il pranzo: pasta fresca “Arte della Pasta”, bresaola “Paganoni” e formaggi “Latteria Valtellina”, acqua “Levissima”, vino e birra per tutti (atleti, accompagnatori, amici e volontari).

Premiazioni, saluto del presidente della Polisportiva Albosaggia Alessandro Piani, del sindaco di Albosaggia Graziano Murada, del Presidente del Parco Delle Orobie Valtellinesi Doriano Codega e del direttore tecnico della Nazionale di scialpinismo Fabio Meraldi.

38° edizione Valtellina Orobie

Tanta la gratitudine dimostrata dal presidente e dal consiglio direttivo: “Un ringraziamento ai tanti che hanno contribuito alla riuscita della manifestazione: gli Enti Pubblici e le Amministrazioni che hanno patrocinato e supportato: Regione Lombardia, B.I.M., Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Comune di Albosaggia, Parco delle Orobie Valtellinesi. Un sentito ringraziamento alle tante aziende, grandi e piccole che con il loro contributo hanno permesso di omaggiare gli atleti con un pacco gara ricco di prodotti gastronomici valtellinesi, tanti premi ed un pranzo con i fiocchi: Tudori, Dolciaria Valtellinese, Vis, Latteria Valtellina, Galbusera, Levissima, Bresaola Paganoni, Latteria di Chiuro, Melavì, Arte della Pasta, Camp, Skitrab e VAM ed i tanti che ci hanno supportato economicamente. Un grazie al Soccorso Alpino di Valtellina e Valchiavenna, alla CRI di Sondrio, agli Alpini ed alla Protezione Civile di Albosaggia, a TSN (Tele Sondrio News). Chiudiamo infine con i ben 4 staff di volontari all’opera: i tracciatori e coloro che – guidati dal direttore Massimo Murada hanno gestito le aree di cambio assetto e tutti i passaggi critici del percorso; il team che ha predisposto la zona partenza/arrivo ed il parterre; il team che ha allestito la palestra per il pasta party finale e le premiazioni ed infine tutti i coloro che hanno aiutato in cucina ed alla distribuzione del cibo. Parliamo di 100 volontari (soci Pol. Albosaggia, Alpini, staff protezione Civile, staff delle Associazioni di Albosaggia) che sono la vera nostra forza senza i quali questa manifestazione non sarebbe possibile”.

Foto di Giacomo Meneghello