LIVIGNO – L’attacco sul Foscagno, lo stacco, gli avversari che non riescono a recuperarlo, le braccia al cielo dopo l’ascesa al Mottolino, Maglia Rosa in mezzo a un tripudio di rosa. E’ stato Tadej Pogacar show durante la 15° tappa del Giro d’Italia Manerba del Garda-Livigno, che da vero fuori classe si è preso la corona che gli spettava nel Piccolo Tibet.
Si è chiusa con il quarto successo dello sloveno la seconda settimana del 107° Giro d’Italia, che ora ha davvero scavato un solco nei confronti dei diretti rivali in classifica generale. La reazione della Maglia Rosa è cominciata a -14 sulle rampe del Passo del Foscagno, un attacco a cui nessuno è riuscito a reagire. Man mano Pogacar ha recuperato tutti i corridori in fuga, scavalcandoli uno a uno, che avevano su di lui un gap superiore ai 3′. L’ultimo a doversi arrendere al re Nairo Quintana, a 2100 metri dall’arrivo. Poi il Mottolino, il tratto più duro, con l’ascesa diventata una passerella per Pogacar, acclamato dai numerosi tifosi presenti al traguardo. Alle sue spalle Quintana (si tratta del primo podio dell’anno per lui) e Steinhauser, che facevano parte della fuga di giornata, hanno preceduto gli altri big con Bardet (2’47”) ad anticipare Martinez e Thomas (2’50”). Poco più indietro O’Connor (2’58”) e Arensman (3’05”), che in ottica Maglia Bianca ha recuperato oltre un minuto ad Antonio Tiberi (4’10”).
Il vincitore di tappa e Maglia Rosa Tadej Pogacar ha dichiarato in conferenza stampa: “Oggi è una giornata di quelle che ricorderò per anni, perché ho vinto la tappa regina a Livigno, che è uno dei miei posti preferiti in Italia. Ci sono stato la prima volta da juniores, durante un training camp con la Nazionale, e da quella volta ci sono tornato quasi ogni anno. Ci sono legato anche perché è qui che ho avuto il mio primo appuntamento con la mia fidanzata Urska. Conosco molto bene queste strade, e avevo studiato con il team il punto in cui attaccare, dopo il forcing di Majka. Non si può ancora dire che il Giro è finito, manca ancora una settimana e tutto può succedere”.
Una tappa da record per lo sloveno: con la vittoria a Livigno è il primo atleta a conquistare quattro successo in un solo Giro dal 2020 (in quell’occasione furono Filippo Ganna e Arnaud Demare). Ha raggiunto anche il terzo successo in Maglia Rosa: l’ultimo a compiere un’impresa simile era stato Simon Yates nel 2018. E’ anche la 18° vittoria di tappa nei Grandi Giri per lo sloveno. Tra gli atleti in attività hanno vinto di più solo Mark Cavendish (54) e Primoz Roglic (19).
ORDINE D’ARRIVO
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – 222 km in 6h11’43”, media di 35.834 km/h
2 – Nairo Quintana (Movistar Team) a 29″
3 – Georg Steinhauser (EF Education-EasyPost) a 2’32”
CLASSIFICA GENERALE E MAGLIE
Adesso Pogacar ha 6’4” di vantaggio nella classifica generale sul Geraint Thomas, secondo. E’ il margine più elevato dopo la 15° tappa dal 1954 (Carlo Clerici con 14’18” su Gerrit Voorting). Per far capire la portata di questo dato basti pensare che dopo la 15° tappa del 1973 Eddy Merckx era in Rosa con 6’39” su Giovanni Battaglin.
Ecco la classifica generale:
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 6’41”
3 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 6’56”
4 – Ben O’Connor (Decathlon AG2R La Mondiale Team) a 7’43”
5 – Antonio Tiberi (Bahrain Victorious) a 9’26”
Rispetto alle Maglie di leader invece la situazione si delinea come segue:
- Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates);
- Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jonathan Milan (Lidl-Trek);
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – indossata da Simon Geschke (Cofidis);
- Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Antonio Tiberi (Bahrain Victorious).
Prossima tappa Livigno-Santa Cristina Val Gardena
Un giorno di pausa e poi per i corridori sarà tempo di rimettersi in sella per la 16° tappa Livigno-Santa Cristina Val Gardena domani, martedì. 206 km in quella che sarà una tappa di alta montagna, spezzata però dalla valle dell’Adige e dell’Isarco in tre parti: montagna, con Foscagno e Giogo di Santa Maria (Cima Coppi); pianura, da Glorenza fino a poco dopo Bolzano; di nuovo montagna, con la salita di Passo Pinei e il finale in Val Gardena dopo Santa Cristina. Dal Giogo di Santa Maria (Umbrailpass) a Tubre si percorrono 18 km in territorio Elvetico. Tappa che si svolge su strade con carreggiata abbastanza larga e in buono stato. Da segnalare le gallerie dello Stelvio/Giogo di Santa Maria in salita appena dopo Bormio e quelle in discesa (ampie e illuminate) a Foresta/Forst prima di Merano.
Ultimi 3 km quasi tutti in salita ad eccezione della breve discesa che porta dal centro di Santa Cristina al ponte (-2 km) dove inizia lo strappo finale. Strappo di pendenza media attorno al 12% con punte del 16% nella parte iniziale con stretti tornanti.