MILANO – La Commissione Cultura del Consiglio regionale della Lombardia ha espresso parere positivo sul Piano Triennale Giovani 2024-2026, un documento strategico predisposto dalla Giunta per delineare le politiche a favore delle nuove generazioni. Il piano, che prevede un finanziamento complessivo di 8 milioni di euro, si sviluppa su quattro aree di intervento e punta a offrire opportunità concrete di crescita personale e professionale ai giovani lombardi.
Tra le iniziative principali spicca il bando “Lombardia è dei giovani”, che mette a disposizione 3 milioni di euro per il rafforzamento delle reti di servizi esistenti e la creazione di nuove opportunità per i giovani, coinvolgendo i Comuni come capofila. Importante anche il potenziamento della rete Informagiovani, che già conta 150 Comuni con servizi dedicati e altri 56 con strutture analoghe integrate in biblioteche, parchi o sale studio.
Un’attenzione particolare è stata riservata alla partecipazione attiva dei giovani attraverso il “Progetto Giovani in cammino”, nato dalla collaborazione con la Chiesa cattolica per valorizzare il ruolo degli oratori come spazi di socialità e formazione. Inoltre, verrà istituito il Forum Giovani, un momento di ascolto e confronto che coinvolgerà 30 ragazzi tra i 18 e i 34 anni, mentre l’evento “Generazione Lombardia”, previsto in autunno, sarà un’occasione di incontro per tutti i giovani della regione.
Sul piano della ricerca e della programmazione, l’Osservatorio regionale sulla condizione giovanile avrà il compito di monitorare le politiche attuate e fornire dati utili alla definizione di nuove misure.
“Sono molto soddisfatta dell’approvazione di questo importante documento – ha dichiarato Anna Dotti (FdI), Presidente della Commissione Cultura – Abbiamo lavorato con grande attenzione, coinvolgendo i territori e il Terzo Settore, per affrontare questioni cruciali come il disagio giovanile e l’inserimento nel mondo del lavoro. I giovani sono la risorsa fondamentale per il futuro della nostra Regione e dobbiamo occuparcene con impegno investendo le risorse adeguate”.
Durante il dibattito, Paola Bocci (PD) ha motivato l’astensione del suo gruppo, definendo il piano “insufficiente” e annunciando la volontà di presentare emendamenti migliorativi in Aula.
