Aprica

Aprica, i panorami da non perdere per gli amanti di fotografia

Riserva naturale di Pian di Gembro e Monte Padrio punti panoramici ottimali.

Raggiungibili a piedi o servendosi di ciaspole e sci.

Redazione VN – 26 Febbraio 2025

Aprica, Centro Valtellina, Montagna

Escursioni fotografia

APRICA – Per gli appassionati di fotografia che cercano sempre lo scorcio perfetto per cattura l’immagine perfetta, soprattutto se amanti della montagna in special modo d’inverno, il territorio di Aprica offre punti panoramici davvero notevoli da immortalare.

All’interno della Riserva naturale di Pian di Gembro, per esempio, si può fare un’escursione semplice quanto suggestiva, adatta anche a chi non è esperto con le ciaspole: si parte nelle vicinanze del ristoro Pian di Gembro, poi attraversando la riserva si raggiunge la chiesetta di San Fortunato, che sorge in un punto davvero unico. Da qui infatti è possibile osservare e fotografare dall’alto tutta la media Valtellina fino alla Bassa Valle, con un panorama indimenticabile su Retiche e Orobie.

Da qui, se l’aria è molto limpida, si riesce a scorgere anche il gruppo del Monte Rosa, nella distanza. Lungo il tragitto, che al ritorno costeggia la torbiera, si susseguono scorci davvero unici su un’area di natura praticamente incontaminata.

Man mano che la neve cede il passo al disgelo, lungo i sentieri nella Riserva di Pian di Gembro si possono notare i primi segnali della primavera nei vari ambienti della montagna: un’altra occasione per esplorare, osservare e portare a casa qualche scatto speciale. Nella sezione del sito di Aprica dedicata alle ciaspole si possono trovare le indicazioni più complete sul percorso e sugli altri itinerari circostanti, con i dati dettagliati su dislivello, altitudine e così via, e la possibilità di scaricare la traccia Gpx.

Per chi ha un po’ di confidenza con lo sci alpinismo, invece, un itinerario perfetto per fotografare panorami mozzafiato è il percorso che da Trivigno sale fino al Monte Padrio, facile e con pendenze lievi, quasi una passeggiata sugli sci più che una vera e propria salita di skialp. L’itinerario infatti si sviluppa su 3,6 chilometri, con un dislivello di circa 360 metri. Dalla vetta del Monte Padrio, a 2.150 metri di quota, lo sguardo e l’obiettivo della macchina fotografica possono spaziare tutto intorno, davvero a 360 gradi: si vedono tutte le cime e le valli che circondano la cima in Valtellina, Valcamonica e Valposchiavo.

Come per tutte le escursioni di sci alpinismo, prima di partire è fondamentale consultare le previsioni e il bollettino neve e valanghe, anche chiedendo consiglio agli esperti, e portare sempre con sé Artva, pala e sonda.

L’escursione da Trivigno al Monte Padrio è comunque un grande classico anche per la bella stagione: mancherà la neve, certo, ma la vista rimane impagabile. Nella pagina dedicata traccia Gpx, consigli utili e indicazioni dettagliate sul percorso in versione invernale: in caso di dubbi o domande specifiche, cliccate sul pulsante “Richiedi informazioni” e dall’Infopoint saranno pronti a darvi tutti i chiarimenti.