ARDENNO – Dall’1 al 4 maggio la sala consiliare del Comune di Ardenno ospiterà la mostra fotografica “Rapporto Infimo”: un progetto artistico che “esplora le diverse forme di violenza di genere. L’obiettivo è denunciare come l’arte, spesso celebrata, nasconda in realtà narrazioni di violenza normalizzate dalla società moderna. Con questa esposizione vogliamo rendere l’arte più vicina al pubblico contemporaneo, facendo emergere il legame tra passato e presente.”
Il progetto RAPPORTO INFIMO intende realizzare una mostra fotografica aperta alla cittadinanza che possa coinvolgere una compagnia di attori per mettere in scena i tableaux vivants che verranno immortalati per l’esposizione futura. Lo scopo dell’iniziativa è quello di promuovere la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne realizzando opere fotografiche che si ispirano a dipinti, sculture e scene iconiche che hanno immortalato momenti fisicamente e psicologicamente dolorosi per le donne. I tableaux vivants verranno rappresentati dagli attori del Piccolo Teatro delle Valli, promuovendo la collaborazione tra i curatori e i volontari. Le scene saranno reinterpretate in chiave moderna per evidenziare come la violenza di genere sia un fenomeno che non riguarda solo le società del passato, ma intende sottolineare come sia una piaga che continua a persistere anche nella società dei giorni nostri.
Le fotografie saranno accompagnate da una parte didascalica che riprende e descrive storie mitologiche, anche realmente accadute, di violenza e oppressione ma rivisitate tenendo conto dei personaggi e dei luoghi rappresentati nell’opera stessa al fine di sensibilizzare il pubblico su una tematica così delicata. Le didascalie potranno essere visionate sul proprio smartphone scansionando l’apposito QR code disposto sotto ogni opera, in questo modo si potrà avere anche la possibilità di vedere l’opera originale da cui la fotografia prende spunto.
I due giovani planner specializzati in ambito artistico e museologico (Evelina Cantaluppi e Riccardo Menna) avranno la possibilità di presentare e attuare il loro progetto e al contempo affrontare, attraverso una scelta curata e sensibile di opere, un tema spinoso come la violenza sulle donne.