BORMIO – Avanti e indietro da Bormio Terme al Passo dello Stelvio per 6 volte, superando i 9.100 metri di dislivello complessivi. E’ l’impresa di Sarah Palfrader compiuta nell’ambito dell’iniziativa benefica “Stelvio x 6 = 8848 mt per la Vita”. Un “Everesting”(*) con il quale ha dato vita ad una raccolta fondi che ha già oltrepassato gli 8800 euro, coinvolgendo molte persone unite per sostenere il reparto di Medicina Nucleare di Sondrio.
Sarah, 51enne valtellinese, parrucchiera di professione, ma da sempre appassionata di ciclismo (tesserata per il team Dator ISB), nonché runner, ha rispettato in modo piuttosto regolare la cronotabella oraria, nonostante il caldo infernale e la fatica che andava progressivamente accumulando, ma ogni volta che arrivava nel piazzale di Bormio Terme, le si allargava il cuore e la stanchezza spariva all’istante.
Un’impresa la sua, che in un certo qual modo è stata un ringraziamento per l’equipe del dottor Claudio Barbonetti e tutto il reparto di Medicina Nucleare dell’ospedale di Sondrio, dal quale è stata seguita durante i momenti più difficili della sua vita, quando nel 2020 le era stato diagnosticato un cancro maligno al seno. Per Sarah iniziò una lunga e difficile sfida che ha vinto e che ha voluto festeggiare in un modo splendido.
Sono stati davvero momenti di grande commozione con un’intera comunità riunitasi spontaneamente intorno a lei e al suo sogno, che non è un sogno personale ma un obiettivo che andrà a vantaggio di tutta la Valtellina.
Dalle 10 alle 21, per un’intera giornata, la piazzetta di Bormio Terme e il retrostante parco verde sono diventati l’epicentro di una moltitudine di attività a contorno dell’Everesting di Sarah, che qui giungeva ogni volta per una mezzoretta di riposo e di ristoro; laboratori di ricamo e di pizzoccheri, sedute di yoga, pilates, fitness e thai ji, attività didattiche per bambini (lettura, disegni, magliette creative), interventi su temi specifici a cura di esperti (biologa nutrizionista, osteopati, massoterapisti), una sfilata di moda sportiva, intrattenimento musicale con dj set e musica dal vivo e presentatori che si sono alternati per l’intrattenimento del pubblico.
Presenti anche il dottor Barbonetti, direttore del reparto di Medicina al quale – per il tramite dell’associazione Giuliana Cerretti onlus – sarà devoluto tutto l’incasso, nonché la dirigente ASST Monica Fumagalli, che hanno pedalato lungo la strada dello Stelvio insieme a Sarah e ai suoi “angeli custodi” Michele Antonioli e Daniele Schena.
“È difficile dire qualcosa – riconosce il Dottor Barbonetti – quando nella tua anima hai delle emozioni forti come questa e si corre il rischio di essere banali; lo sport è spesso sinonimo di agonismo, ma nello sport c’è soprattutto la condivisione e lo stare insieme e nei momenti in cui la vita ci mette alla prova, sapere che ci sono delle persone che ci possono stare vicino e che, aiutandoci, appagano anche il proprio desiderio di donare agli altri. Ebbene questo è un privilegio! Come è stato per me un privilegio avere una paziente come Sarah, perché lei è l’emblema di quello che bisogna avere dentro quando si affrontano dei momenti difficili, il coraggio di guardare avanti e guardare il futuro, perchè la vita va vissuta per ogni attimo che ci dona”.
“Sono commossa anche io – concorda Monica Fumagalli – soprattutto perché tutto questo avviene nella mia terra e oggi abbiamo la testimonianza di una grande donna e la grande forza di tutte le donne che si trovano a lottare in un momento difficile, il pensiero va a Sarah e a loro e a tutti i colleghi che anche oggi hanno voluto presenziare per dare la loro vicinanza a Sarah perché oggi lei è la nostra bandiera e va tenuta alta”.
Sarah, stanca ed emozionata come non mai, trova ancora il fiato per ringraziare “tutte le persone che mi hanno sostenuto perché hanno dato la massima disponibilità e hanno dato vita a questo momento di condivisione mettendosi in gioco con le loro attività. Mi avete dato una carica di energia incredibile e mai nei miei sogni avrei potuto sperare in una giornata come questa”.
(*) L'”Everesting” è una sfida sportiva in cui un ciclista o un corridore affronta ripetutamente la stessa salita fino a totalizzare un dislivello pari all’altezza dell’Everest, cioè 8.848 metri, senza limiti di tempo ma senza interruzioni significative.