BORMIO – In collaborazione con il Nucleo Carabinieri Forestali del Parco, ricercatori e operatori esperti del Parco Nazionale dello Stelvio hanno trascorso oltre quindici mattine di settembre sui crinali delle montagne all’interno dell’area di competenza dell’ente per il censimento del camoscio.
“Questa attività di monitoraggio si svolge annualmente nel mese di settembre – spiegano dal Parco – All’alba, i nostri collaboratori, divisi in squadre, raggiungono le aree di censimento, chiamate parcelle. Con i binocoli alla mano, contano tutti gli individui di camoscio osservati all’interno della parcella assegnata a ciascuna squadra. Si tratta di un’attività armonizzata e coordinata tra diverse squadre che, in una sola mattinata, riescono a censire i versanti di una o più vallate, evitando di contare più volte lo stesso esemplare”.
Un metodo di censimento esaustivo, noto come “block count”, che consente di stimare la consistenza della popolazione presente nell’area campione e di determinare la struttura per età e sesso della specie censita.