COSIO VALTELLINO – Si sono concluse nel peggiore dei modi le ricerche di Martino Cazzola: l’uomo è stato trovato senza vita dai soccorritori nel bacino SEM di Dossa, sopra Cosio Valtellino.
Del 55enne non si avevano più notizie da venerdì mattina, quando si era allontanato da casa per una passeggiata nei boschi della zona, senza più fare rientro. Le operazioni di ricerca in questi giorni si sono susseguite senza sosta.
Numerosissimi gli operatori impegnati tra cui Soccorso Alpino Stazione di Morbegno della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna Cnsas, Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza, Vigili del fuoco, Protezione Civile. Impiegati anche droni ed elicotteri dei Vigili del Fuoco e della Guardia di finanza, quest’ultimo con a bordo un dispositivo (IMSI – Catcher) che consente di rintracciare il segnale telefonico. A dare supporto oggi anche la squadra forra regionale, un tecnico speleo sub e le unità cinofile molecolari, oltre alla Croce Rossa, per un totale di 45 persone in campo.
Cruciale per il ritrovamento proprio il dispositivo IMSI Catcher che ha rilevato il segnale del telefonino di Cazzola, indicando ai soccorritori l’area da circoscrivere, direzione confermata anche dai cani molecolari. Dopo l’ispezione dell’invaso e dei corsi d’acqua individuati, da monte a valle, l’immersione di un tecnico speleosubacqueo del Cnsas ha confermato la presenza del corpo senza vita dell’uomo sul fondale, poi recuperato dalle squadre.
Anche sui social in questi giorni non erano mancati gli appelli per tenere alta l’attenzione e chiedere la collaborazione di tutti per ritrovare Cazzola: purtroppo però la corsa per riportarlo a casa ha avuto un epilogo tragico.