Dazio

Cellulare: strumento di connessione o di isolamento? Uno spettacolo che fa riflettere

Appuntamento a Dazio venerdì 22, alle 20.30, al polifunzionale.

Redazione VN – 20 Marzo 2024

Dazio, Bassa Valtellina, Cultura

Dazio Teatro i prati cosio valtellino

DAZIO – “Che pirla! Sempre con il telefono in mano”. E’ questo il titolo provocatorio dello spettacolo teatrale in scena a Dazio, un’ “esplorazione da ridere e da rodere” come sottolineano gli orgainzzaori e che vedrà in scena i ragazzi de “I Prati di Cosio Valtellino”.

La domanda principe è la seguente: telefono cellulare, strumento di comunicazione o di isolamento? Ruota attorno all’utilizzo della nuova tecnologia, ormai quasi estensione “naturale” del corpo, lo spettacolo che la compagnia teatrale Tip, nata nel 2016 all’interno del Centro socio educativo “I Prati” di Cosio Valtellino, gestito dalla Cooperativa Sociale Grandangolo, metterà in scena venerdì 22 marzo alle 20,30 al polifunzionale di Dazio. Un’esplorazione tutta da ridere su un tema di estrema attualità ed importanza.

L’attività teatrale e lo spettacolo sono uno dei risultati delle attività e dei tanti progetti portati avanti nel centro di Cosio Valtellino per promuovere la migliore qualità di vita possibile per le persone con disabilità, favorendo lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e quindi l’inserimento nella realtà sociale, nella convinzione delle risorse che si hanno a disposizione e dei messaggi e benefici che si possono trasmettere.

Gli educatori de I Prati hanno iniziato a sperimentare il teatro partendo proprio dall’esperienza e dalla storia personale di ciascuno dei partecipanti. Il metodo è quello del Teatro dell’oppresso, teatro sociale fondato in Brasile da Augusto Boal, in cui con il termine “oppresso” non s’intende una persona che accetta passivamente la propria condizione, ma piuttosto chi ha ben capito cosa o chi lo infastidisce e cerca il modo per migliorare la propria vita provando poi a cambiarla concretamente.

Dazio Teatro i prati cosio valtellino

All’interno di questo lavoro, gli attori e le attrici hanno affrontato sin da subito il tema dei mezzi di comunicazione e, in particolare, delle nuove tecnologie che stanno trasformando le nostre vite tanto che alcuni strumenti sono ormai delle vere e proprie “estensioni” del corpo e della mente. L’oppressione sulla quale si è lavorato è, dunque, quella della tecnologia che diventa pervasiva e che isola, anziché mettere in relazione gli utenti. Se il primo spettacolo aveva come tema centrale la televisione, adesso sotto i riflettori è il telefono cellulare.

Il gruppo teatrale “Tap TIP Teatri I Prati”, la realizzazione e la messa in scena degli spettacoli sono possibili grazie alla collaborazione con diversi soggetti e associazioni come Ribaltamenti – teatro per azioni, compagnia teatrale locale che applica le modalità del Teatro dell’oppresso; Anffas onlus Sondrio e Dappertutto, associazione che si (pre)occupa dell’eliminazione delle barriere architettoniche, della sensibilizzazione e della promozione di una cultura attenta, disponibile e accessibile verso tutte le persone con fragilità, disabilità e difficoltà che siano fisiche, intellettive o sensoriali.

Lo spettacolo di venerdì con ingresso ad offerta libera, è patrocinato dal Comune di Dazio e l’apertura della serata sarà a cura della compagnia teatrale “I Matt de Dasc”.