GROSIO – Un personaggio che contribuì alla nascita e al consolidamento dell’Italia, ponendosi come protagonista del Risorgimento al pari del ben più noto Camillo Benso di Cavour, ma di cui si sa molto poco: Emilio Visconti Venosta sarà il protagonista del convegno “Grosio e l’eredità di Cavour: Emilio Visconti Venosta, tra patria, arte e politica mondiale” che punta a far conoscere meglio anche in Valtellina l’operato di questo politico, soprattutto come Ministro degli Esteri nell’età dell’imperialismo, che tra l’altro sposò l’erede dei Cavour, rendendo indissolubile il legame politico tra le due antiche famiglie.
Una figura, quella di Venosta, che rappresenta un importante patrimonio per due luoghi, il castello di Santena in Piemonte e Grosio, dove si trovano testimonianze sulla sua vita e sull’attività politica: nel primo si trova un nutrito archivio che lo riguarda e buona parte della sua biblioteca, mentre nel paese valtellinese ci sono la casa di famiglia (che il ministro “reinventò” alla ricerca dello stile nazionale) e la tomba monumentale.
La figura di Emilio Visconti Venosta rappresenta dunque, tanto per Santena come per Grosio, oltre che per l’Italia intera, un patrimonio ancora non pienamente valorizzato. L’incontro previsto sabato 19 ottobre a Grosio nella Sala della Comunità vuole riattivare i contatti tra due ambienti museali con un patrimonio comune, un’impresa già tentata qualche anno fa da Bruno Ciapponi Landi, e valorizzare la figura del Ministro degli Esteri forse più abile nella storia d’Italia, Emilio Visconti Venosta, nelle sue relazioni con l’eredità dei Cavour e con la comunità di Grosio, che Visconti Venosta amava.
L’evento è organizzato dal Consorzio Turistico Media Valtellina e dal Comune di Grosio, con la partecipazione della Fondazione Cavour di Santena (TO) e del Gruppo Folk “La Tradizion” di Grosio e con il patrocinio della Società Storica Valtellinese e del Centro Studi storici Alta Valtellina. Dopo i saluti istituzionali di Noemi Capetti (Assessore alla Cultura di Grosio) e Alessia Buscema (Referente Casa-Museo Visconti Venosta), seguiranno l’introduzione ai lavori di Augusta Corbellini (Presidente della Società Storica Valtellinese) e gli interventi di Marco Fasano (Fondazione Cavour), Deborah Besseghini (Università degli Studi di Torino), Carla Ceresa (Archivio della Fondazione Cavour) e Gianpaolo Angelini (Università degli Studi di Pavia). La discussione libera sarà coordinata da Gabriele Antonioli (Società Storica Valtellinese). Infine, verrà presentato il programma di eventi del Gruppo Folk “La Tradizion” per il giorno 20 ottobre. Seguirà un rinfresco.