LIVIGNO – La località di Livigno sarà official partner delle Mille Miglia, storica gara su quattro ruote che attraversa l’Italia da Brescia a Roma, andata e ritorno che si sta svolgendo in questi giorni. In mezzo Bergamo, Torino, Genova, Viareggio, Orvieto, Siena, Prato e Ferrara, per cinque giorni di meraviglia che caratterizzano una delle corse più celebrate e riconosciute al Mondo, da quasi 100 anni simbolo del Belpaese e del motorsport internazionale.
Per Livigno credere in un progetto di questa portata, significa vederci riflesso un pezzo della propria identità e della propria idea di sport, inteso come strumento di coesione e di benessere collettivo, valori che da sempre guidano l’operato della località. Un paese che si appresta a vivere l’esperienza olimpica a Cinque Cerchi, altra grande sfida del prossimo futuro, e che da esperienze uniche e stimolanti come la 1000 Miglia può e deve trarre ispirazione, tanto in termini di ambizione organizzativa quanto di ricerca della bellezza.
Anche per i Giochi, infatti, l’obiettivo principale sarà la costruzione di una legacy forte, duratura, che si genera dall’arrivo sul territorio di un magnifico evento sportivo, ma che si realizza poi in una sostenibilità a lungo e a lunghissimo termine. Tanto in termini ambientali, quando in termini economici e sociali. Esattamente come dimostrato dalla straordinaria parabola della 1000 Miglia, una gara dall’enorme portata storica che nel rispetto del proprio passato, continua a ridefinire i contorni del proprio futuro.
L’evento è nato a Brescia, nel 1927, grazie all’ambizione di Aymo Maggi, Renzo Castagneto, Franco Mazzotti e Giovanni Canestrini, noti come i quattro moschettieri della 1000 Miglia, che in risposta alla mancata assegnazione del Gran Premio d’Italia alla loro città natale, decisero di istituire la granfondo. La corsa fece immediatamente breccia nel cuore degli appassionati, per via della sua bellezza e unicità, diventando così, per trent’anni, fino al 1957, un appuntamento fisso nel calendario di tutti i piloti del Mondo.
Dal 1977, la rivoluzione, con la 1000 Miglia che si trasforma in una gara di regolarità, la cui partecipazione è limitata soltanto alle vetture prodotte prima degli anni ‘60 e che abbiano preso parte ad almeno una delle edizioni storiche della gara di velocità, quelle corse tra la sua fondazione e il 1957. Un’idea geniale, straordinariamente ambiziosa, e che richiede una passione sconfinata per ripetersi, a questi livelli, anno dopo anno, mettendo su strada veri e propri pezzi unici di arte e di design in movimento. Uno sforzo nobile, compiuto in nome della storicità e della bellezza, e le cui radici riconducono ad un importante bouquet valoriale, che fa del turismo sportivo sostenibile, del rispetto del passato e delle proprie origini, e della sana e aperta competizione i propri capisaldi.