LIVIGNO – “Settantaquattro anni fa a Livigno non splendeva il sole come oggi. In quei giorni la neve interruppe ogni forma di comunicazione con l’esterno. Sette donne (Cristina, Letizia, le figlie Pierina ed Emma, Giacomina , le figlie Augusta e Gelsomina) persero la vita travolte da una terribile valanga. Resta una cicatrice indelebile nel cuore della nostra comunità”.
Nelle parole di Remo Galli, sindaco di Livigno, è riassunta la tragedia che si consumò il 21 gennaio 1951 nel Piccolo Tibet che, nella giornata assolata di ieri, martedì, è stata riportata alla memoria attraverso la posa della statua “La Leina”, realizzata dal bormino Edy Romani. Una folla si è radunata in prossimità della Snowfarm, lungo la pista ciclabile, in località Vinecc, per l’inaugurazione e la benedizione del monumento. Poi Santa Messa e momento conviviale per scaldarsi con tè e vin brûlé.
“Grazie alle famiglie per aver mantenuto vivo il ricordo. Ricordare ciò che è successo significa onorare la storia del nostro paese. Grazie a Sharon Zini per il grande lavoro, al MUS! e a tutti i familiari per averci preso mano in questi due anni e grazie a loro siamo riusciti a posizionare questa statua della memoria”, sempre il primo cittadino.
