MORBEGNO – Il 20 febbraio 1925 scompariva Marco Enrico Bossi, uno dei più grandi organisti e compositori che l’Italia abbia mai avuto. La morte sopravvenne per emorragia cerebrale sul bastimento francese De Grasse durante la traversata atlantica da New York a Le Havre, ritornando da una trionfale tournée negli Stati Uniti Nato a Salò il 25 aprile 1861 in una famiglia di organisti, Bossi studiò musica a Bologna e Milano, affermandosi presto sulla scena internazionale: già a diciotto anni si esibiva a Londra e negli Stati Uniti, conquistando il pubblico con la sua maestria.
L’insigne organista visse la propria infanzia a Morbegno dove il padre Pietro esercitava la professione di organista presso la collegiata di San Giovanni. Uno dei momenti più rilevanti del suo rapporto con la città fu la sua esibizione sul prestigioso organo Serassi della Collegiata di San Giovanni Battista. Questo strumento, costruito nel XVIII secolo e ampliato nell’Ottocento, era tra i più importanti della Lombardia e attirava organisti di fama. Bossi, essendo uno dei più celebri organisti del suo tempo, si esibì proprio su questo organo, contribuendo a rafforzare la tradizione organistica della città. Il legame di Marco Enrico Bossi con Morbegno si estese anche alla musica corale, un ambito in cui il compositore ebbe un ruolo importante sia come direttore che come autore di opere sacre e polifoniche.
A Morbegno, la tradizione corale era particolarmente viva, soprattutto grazie alla Corale della Collegiata di San Giovanni Battista, che eseguiva regolarmente musica sacra durante le funzioni religiose. Bossi, noto per le sue composizioni corali e la sua attività di promozione della musica sacra in Italia, ebbe probabilmente un’influenza su questa tradizione, sia attraverso le sue opere che attraverso contatti diretti con musicisti locali.
La città lo ricorda anticipando le date della IV edizione di “Concerti d’Organo” presso la sua collegiata, ricca di illustri ospiti.