Novate Mezzola

Bando dissesti, candidato il progetto di messa in sicurezza del Torrente Vallone

A predisporlo il Comune di Novate Mezzola, con supporto della Comunità Montana, per mitigare il rischio idrogeologico.

"Un'area che mette a rischio le abitazioni residenziali, la SS36 e la ferrovia".

Redazione VN – 6 Dicembre 2024

Novate Mezzola, Valchiavenna, Attualità

Torrente Vallone Novate Mezzola

NOVATE MEZZOLA – Nelle scorse settimane la Comunità Montana della Valchiavenna, in accordo con il Comune di Novate Mezzola ha ufficialmente candidato al bando regionale “dissesti” il progetto di messa in sicurezza del Torrente Vallone in località Campo Mezzola. Tale progetto, predisposto dal Comune e aggiornato lo scorso anno, è stato presentato con l’obiettivo di intervenire per mitigare il rischio idrogeologico a tutela della popolazione e delle infrastrutture presenti.

Il progetto prevede interventi nel tratto superiore dell’asta torrentizia all’interno dell’alveo e sulle sponde con rimozione localizzata di eventuale vegetazione ad alto fusto, con l’obiettivo di stabilizzare il detrito presente in alveo e quindi mitigare il rischio idrogeologico.

“È importante sottolineare che, nel tratto che dal lago conduce fino alla briglia di trattenuta superiore, a monte delle abitazioni di Campo Mezzola, viene effettuata da alcuni anni una pulizia regolare della vegetazione all’interno dell’alveo grazie all’accordo con il gruppo di protezione civile ANA di Novate Mezzola. Questo lavoro, svolto dai volontari della Protezione Civile, rappresenta un elemento essenziale che si aggiunge agli interventi di manutenzione straordinaria per garantire una maggior efficienza e un miglior deflusso delle acque, contribuendo alla riduzione del rischio”, ha spiegato il sindaco Fausto Nonini.

Nell’agosto 2023, a seguito di forti piogge, si verificò una colata detritica di volume molto rilevante che una volta raggiunto il tratto nei pressi della foce, ha subito un arresto, agevolato dalla probabile presenza di piante e vegetazione preesistenti e dalle notevoli dimensioni di alcuni massi. L’accumulo detritico è poi regredito verso monte ostruendo tutte le sezioni dei ponti e occupando parte dell’alveo nel tratto regimato. La pressione generata dal detrito ha dislocato il ponte della SS 36 per circa 3 m sollevandolo di alcuni centimetri. A seguito dell’ostruzione dell’alveo il materiale trasportato dall’acqua è fuoriuscito principalmente in destra idrografica allagando parte degli edifici presenti nelle immediate vicinanze.

Torrente Vallone Novate Mezzola evento agosto 2023

“Questi eventi, oltre a causare danni significativi alle infrastrutture e ai residenti, hanno evidenziato la necessità di interventi strutturali per la mitigazione del rischio generato dalla presenza del torrente vallone, ancor di più in considerazione degli eventi ad alta energia che con maggiore frequenza si verificano come conseguenza del cambiamento climatico in atto”, ha precisato il primo cittadino.

Numerose altre segnalazioni pregresse hanno interessato il Torrente Vallone negli ultimi anni, inviate a Regione Lombardia congiuntamente dai Comuni di Novate Mezzola, Vercieia e dalla Comunità Montana della Valchiavenna.

“Nell’ottobre scorso si è provveduto ad effettuare un ulteriore segnalazione a Regione Lombardia in seguito ai forti eventi piovosi, tuttavia le segnalazioni prese in carico non hanno finora ricevuto riscontri economici positivi a causa della mancanza di fondi disponibili. Vista la valenza comprensoriale dell’intervento, trattandosi di un’area che espone a rischio abitazioni residenziali, la Strada Statale 36 e la linea ferroviaria, e trattandosi inoltre dell’unica via di accesso alla Valchiavenna, si è ritenuto prioritario candidare il progetto a questo bando regionale – ha concluso Nonini -. Si ringraziano il presidente e i tecnici della Comunità Montana della Valchiavenna, per aver supportato il nostro Comune candidando il progetto. È indubbio quanto la collaborazione con l’ente comprensoriale si sia rivelata decisiva soprattutto negli ultimi anni, basti considerare tutti gli interventi di difesa del suolo e non, messi in capo nel territorio comprensoriale. Ora si resta in attesa dell’esito del bando, confidando che l’intervento venga ammesso al finanziamento. Seguiranno aggiornamenti”.