Sondalo

Asst Valtellina e Alto Lario: verso il potenziamento dell’Ospedale Morelli

Sabato pomeriggio l'incontro dei direttori Fumagalli e Maestroni con un centinaio di operatori del Presidio.

Redazione VN – 17 Marzo 2024

Sondalo, Alta Valtellina, Sanità

Anna Maria Maestroni, Monifca Fumagalli e Renato Paroli
Da sinistra, Anna Maria Maestroni, Monifca Fumagalli e Renato Paroli

SONDALO – Le azioni avviate in questi primi mesi sull’intera azienda e in particolare sull’Ospedale Morelli, il consolidamento e il rilancio dei servizi per gli utenti, i nuovi innesti di medici e infermieri sono stati al centro dell’incontro che il direttore generale Monica Fumagalli e il direttore sanitario Anna Maria Maestroni, con Renato Paroli, direttore Organizzazione presidi aziendali, hanno avuto sabato pomeriggio, nell’aula magna del terzo padiglione, con oltre un centinaio di dipendenti nelle diverse funzioni, sanitarie, tecniche e amministrative.

Una riunione convocata due mesi dopo la presentazione della nuova Direzione strategica dell’Asst Valtellina e Alto Lario, voluta allo scopo di aprire un canale di comunicazione diretto che sarà replicato anche negli altri Presidi ospedalieri e territoriali.

Lieto per la larga partecipazione, il direttore generale Fumagalli, nel suo intervento, è partito dal superamento del sistema delle cooperative, indicato da Regione Lombardia, soffermandosi sulle ragioni che hanno mosso l’assessore al Welfare Guido Bertolaso, la differenza tra le retribuzioni dei professionisti interni ed esterni, la presenza di medici spesso reduci da anni di inattività, e presentando l’accordo con l’Asst Grande Ospedale Metropolitano Niguarda che ha consentito di inserire nuovi cardiologi, alloggiati nella foresteria del sesto padiglione, che garantiscono il servizio 24 ore su 24 e l’attività ambulatoriale.

Ospedale Morelli

“Il loro arrivo – ha spiegato il direttore generale Fumagalli – è stato preceduto dal sopralluogo effettuato dai coordinatori della Cardiologia del Niguarda che hanno valutato le strutture e le apparecchiature. A distanza di qualche settimana possiamo dire che il ritorno è molto positivo: il servizio è professionale ed efficiente e i medici sono contenti per la sinergia che si è creata. Hanno evidenziato come nel nostro ospedale hanno trovato professionalità e umanità. Il passaggio successivo sarà l’attivazione di un concorso a tempo indeterminato per specialisti in Cardiologia che garantiranno il 50 per cento delle loro prestazioni da noi. L’esperienza della collaborazione con il Niguarda è dunque positiva – ha proseguito – ma i posti per assumere cardiologi ci sono sempre, come è evidenziato nel Piano dei fabbisogni che abbiamo appena presentato, e la speranza è che qualcuno decida di rimanere”.

Per superare il sistema delle cooperative, che tutte insieme, nei diversi presidi ospedalieri impattavano sul bilancio aziendale per 9,5 milioni di euro all’anno, serviranno altri medici specialisti: le carenze coinvolgono l’Ortopedia, la Radiologia, la Ginecologia, la Pediatria e l’Anestesia.

“La nostra Radiologia ha grandi competenze, sia a Sondrio che qui a Sondalo – ha evidenziato il direttore generale Fumagalli -, ma oggi siamo in grande difficoltà e le stiamo tentando tutte per reperire medici e tecnici e auspichiamo che qualcuno delle cooperative torni. È difficile trovarli? Certamente, sappiamo che anche gli ospedali della pianura sono in difficoltà e nelle zone montane la situazione è inevitabilmente peggiore, ma dobbiamo entrare nella prospettiva di continuare a provarci, in tutti i modi. Dobbiamo farci forza e avere fiducia: in queste settimane sono entrati alcuni infermieri, e non succedeva dal 2018. Abbiamo presentato tanti progetti, ad esempio per la realizzazione del nuovo Polo radiologico qui al Morelli e contiamo di ottenere fondi dalla Regione per l’acquisto di apparecchiature e sul PNRR per le opere edili. Le risorse economiche in qualche modo si trovano, il problema è invece legato alle risorse umane”.

Sul superamento del sistema delle cooperative e sui progetti futuri è intervenuto il direttore sanitario Maestroni: “L’uscita delle cooperative ha significato per noi cogliere nuove opportunità – ha spiegato – per consolidare e rilanciare quello che già c’è ma anche per una crescita. Sul fronte della riorganizzazione, in continuità con quanto avviato dal dottor Mario Melazzini, stiamo ragionando sul primo padiglione per avere un reparto totalmente nuovo con camere a pressione negativa in quanto Centro di riferimento regionale per la Tisiologia e la tubercolosi. L’Unità spinale è importantissima e Regione Lombardia ci ha riconosciuto cinque posti letto di neuroriabilitazione per i cerebrolesi gravi: anche questo è un dato molto positivo”.

Un altro argomento toccato è stato quello delle liste e dei tempi di attesa: per quanto riguarda i ricoveri i dati di gennaio e febbraio da quanto riferito ieri, sono in linea con i primi mesi del 2023, così come per gli ambulatori, se si escludono Dermatologia e Oculistica, specialità con problematiche comuni su tutto il territorio.