SONDALO – Una serata da tutto esaurito la II edizione della “Cena in rosso”, andata in scena giovedì 28 novembre, sulla scia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A prendervi parte 130 commensali che con la loro presenza hanno voluto sostenere la causa, tra cui molti cittadini e rappresentati delle associazioni locali, oltre a importanti personalità tra le quali la padrona di cassa e ideatrice dell’iniziativa, il sindaco di Sondalo Ilaria Peraldini accompagnata dai consiglieri comunali e il nuovo prefetto di Sondrio, Anna Pavone, la quale ha ribadito tutto l’ impegno a sostenere le vittime, a rafforzare le reti di protezione affinché ogni donna possa vivere libera dalla paura, pienamente consapevole dei propri diritti e del proprio valore.
Erano inoltre presenti molte altre autorità che non hanno voluto mancare alla serata: il vice Questore di Sondrio Antonucci, il Comandante Provinciale dell’arma dei Carabinieri, Colonnello Giuseppe Bivona, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Tirano Riccardo Angeletti, il Capitano della Guardia di Finanza di Tirano, Antonello Di Gaeta, il Comandante dei Carabinieri di Sondalo Francesco Spoltore e quello della Stazione di Grosotto Luca Chazalettes, la consigliera provinciale Stefania Stoppani, il comandante della Polizia Locale di Sondalo Emanuele De Piazza e il Direttore del Parco Stelvio Lombardia, Claretti Franco.
Il sindaco di Sondalo, sempre in prima linea sulle questioni sociali ha espresso soddisfazione per la riuscita dell’evento: “Anche nel 2024 l’Italia si presenta con un bilancio pesantissimo di 99 femminicidi, la gran parte dei quali avvenuto in ambito familiare, proprio tra quelle mura domestiche che dovrebbero essere il nostro riparo da tutto e tutti. L’augurio è che serate come queste non rimangano fini a sé stesse, ma oltre ad essere da monito per tutti, possano anche contribuire a favorire un profondo cambiamento culturale. Deve passare il messaggio di assoluta condanna a queste azioni, che rappresentano il fallimento della nostra società, la totale perdita dei valori morali e dei principi su cui si fonda la convivenza civile. Noi tutti, istituzioni e cittadini, dobbiamo sentirci impegnati e coinvolti nella piena realizzazione e attuazione del principio di uguaglianza sancito dalla nostra Costituzione”.
La serata, dopo i saluti del Sindaco e della responsabile del APF Vallesana, Valentina Mostacchi, è stata aperta dalle referenti del Centro Antiviolenza provinciale Il Coraggio di Frida; erano presenti la presidente Giovanna Banfi e la dottoressa Elena Simonini, responsabile progettuale, le quali hanno raccontato il lavoro quotidiano a contatto con le vittime di violenza: “Vogliamo essere un punto di riferimento per tutte le donne che trovano il coraggio di chiedere aiuto, offrendo ascolto, protezione e percorsi di autonomia. La violenza non è mai colpa della vittima e sradicare questa convinzione, abbattere il silenzio e costruire reti di solidarietà sono passi fondamentali verso un futuro in cui la violenza di genere sia solo un ricordo“.
La cena si è conclusa con i ringraziamenti e un lungo applauso, da parte di tutti i presenti, agli alunni, ai collaboratori e ai docenti del Centro di Formazione “Vallesana” APF Valtellina per l’ospitalità e la cura del servizio.