SONDRIO – Che il calo demografico interessi anche la provincia di Sondrio non è una novità. La conferma arriva dai numeri. A fronte di 1702 nati nel 2008, nel 2023 il dato è di 1130, con un calo di ben 572 nascite. Nei prossimi 15 anni, dunque, in provincia di Sondrio si avranno 20 classi in meno.
Questa la premessa con la quale si è aperto lo scorso giovedì a Palazzo Muzio l’incontro di lavoro del Tavolo provinciale di coordinamento della rete scolastica istituito dal Presidente Davide Menegola che vede la partecipazione del Dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Sondrio Vincenzo Cubelli e di altri 24 membri nominati dal Presidente della Provincia su designazione delle realtà associative e scolastiche.
E se in Lombardia – come ha spiegato il Dirigente scolastico territoriale Vincenzo Cubelli – sono già stati messi in atto diversi provvedimenti di dimensionamento, sembrerebbe – il condizionale è d’obbligo – che la provincia di Sondrio possa dirsi, per ora, immune sia per l’anno scolastico 2025/2026 sia per il 2026/2027. Ad oggi sono quindi confermate le 31 autonomie scolastiche (istituti comprensivi e superiori) presenti in provincia.
Lo scenario impone, a prescindere dai provvedimenti in corso a livello regionale, un’accurata riflessione perché si pianifichi un sistema scolastico locale più efficiente e maggiormente rispondente alle logiche di un mercato del lavoro in costante e rapido mutamento. Non solo, come è emerso nel corso dell’incontro, un altro aspetto da indagare – sul quale si lavorerà in stretta collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale – è quello della dispersione scolastica. Un tema questo per il quale occorre potenziare la rete scuola/mondo del lavoro per capire come poter recuperare chi abbandona la scuola o come poterli inserire nel mercato del lavoro.
A tale proposito dovrà essere ripensato e dunque valorizzato lo strumento del tirocinio che oggi gode di scarsa considerazione da parte dei giovani che non sono così propensi a considerare il valore di un mirato percorso di crescita, di formazione e dunque di successivo inserimento nel mondo lavorativo, ma che contemplano come prioritaria la possibilità di avere una retribuzione immediata. E proprio per ridurre o contenere la dispersione scolastica è necessario rivedere anche le politiche di orientamento, già a partire dalle primarie, formando i docenti preposti all’orientamento, a maggior beneficio delle famiglie e di scelte più consapevoli da parte dei ragazzi.
“Quella di ieri è stata un’occasione di confronto molto proficua – ha commentato il Presidente Menegola – grazie al concreto e fattivo apporto di tutte le parti coinvolte che ringrazio. Senza l’urgenza dei paventati tagli – ha aggiunto – oggi possiamo ragionare con maggior serenità partendo comunque dal presupposto che una riorganizzazione funzionale, senza la pressione dell’urgenza, è fondamentale per un futuro, ormai prossimo. Ripensare e rivedere l’offerta scolastica provinciale implica estendere l’analisi anche ad altri ambiti come per esempio a quello del trasporto pubblico locale che ad oggi orienta le scelte dei nostri ragazzi. Dobbiamo, quindi, avere una visione ampia e l’obiettivo deve essere quello di un’offerta scolastica di qualità e non polverizzata sul territorio. Ritengo – ha concluso Menegola – che questa sia un’opportunità molto interessante da cogliere perché la Valtellina possa offrire ai propri giovani un sistema scolastico efficiente e in grado di prepararli al meglio. Se e quando vi saranno sacrifici da fare questi dovranno essere compensati con servizi di livello adeguato”.
“Dal Tavolo usciranno delle proposte concrete – ha aggiunto il Consigliere Alan Vaninetti – in grado di dare precise garanzie rispetto alla validità di quella che sarà l’offerta scolastica provinciale sia in termini di indirizzi sia di organizzazione sul territorio. E’ stato, inoltre, costituito un tavolo di lavoro ristretto che coinvolge le rappresentanze di tutti i portatori di interesse. Il gruppo analizzerà ogni singola situazione a livello locale per poter pianificare successivamente una serie di incontri con le amministrazioni locali e le istituzioni scolastiche al fine di condividere gli scenari futuri. Il Tavolo provinciale di coordinamento della rete scolastica sarà aggiornato dopo il 16 settembre, data ultima entro la quale tutti gli istituti superiori dovranno inviare le loro proposte per l’offerta formativa per l’anno 2025/2026”.