SONDRIO – Proseguono le ricerche di Mario “Mariolino” Conti l’alpinista di 79 anni, Ragno di Lecco, disperso nella zona di Sondrio da martedì 14 novembre scorso.
Così ha deciso il Prefetto di Sondrio dopo l’incontro avvenuto ieri, mercoledì, con i vertici della macchina dei soccorsi che in questi giorni si è mobilitata dando vita ad una vera e propria task force di ricerca. A Mossini resta quindi il centro di coordinamento al quale, chiunque voglia prestare il proprio contributo nelle ricerche, dovrà fare riferimento.
Questa la situazione, ma la famiglia di Conti, con la figlia Katia, è pronta qualora le ricerche ufficiali non dovessero dare risultati e/o dovessero essere sospese, a proseguire nel lavoro di ricerca in forma “privata” avvalendosi del contributo e dell’impegno di molti amici e conoscenti di Mariolino Conti, in primis i Ragni di Lecco.
Nel frattempo, sono impegnati nelle ricerche il Cnsas Lombardo (con i tecnici delle delegazioni VII Valtellina – Valchiavenna e XIX Lariana, la squadra forra regionale e le unità cinofile da ricerca in superficie), il Sagf (Soccorso alpino Guardia di finanza), i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile, il Comune di Sondrio, la Polizia locale dei Comuni interessati per esaminare le riprese delle videocamere, il Gruppo Ragni di Lecco e numerosi volontari, amici e conoscenti dell’alpinista. Hanno operato i droni della Protezione Civile e droni privati, sono stati effettuati sorvoli in elicottero, oltre ad essere utilizzati i cani molecolari e le termocamere.
Ricordiamo che Mario Conti, residente con la moglie in località Mossini sopra Sondrio, la mattina di martedì 14 novembre è uscito di casa per effettuare la sua consueta passeggiata nei boschi, dirigendosi verso la località Ronchi per poi proseguire su un sentiero che porta in località Bàssola, non facendo più ritorno a casa.
Mario ha 79 anni, è alto 1 metro e 70 centimetri, capelli grigi, al momento della scomparsa indossava scarpe sportive nere, pantaloni termici bluette, maglia termica grigio chiaro e un gilet nero. Non ha con sé il telefono né i documenti. Potrebbe essere in difficoltà. Chiunque dovesse vederlo o incontrarlo può chiamare le forze dell’ordine al numero 113.