MILANO – Giovani che imparano i propri diritti. Giovani che imparano a rispettare i diritti degli altri. Giovani che imparano a chiedere il rispetto dei propri diritti. Istituzioni che imparano da ascoltare. Questo l’obiettivo del progetto “Riuscire ad esserci”, promosso dal Garante regionale per Minori e Fragilità in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale.
Oggi a Palazzo Pirelli, proprio nella Giornata mondiale dell’ascolto, si è svolto l’incontro conclusivo in cui sono stati presentati gli elaborati realizzati nel passato anno scolastico negli istituti scolastici delle 12 province lombarde in cui il Garante è stato in visita, tra cui il “Polo Liceale” di Sondrio, insieme al “Luigi Cremona” di Milano, “Secco Suardo” di Bergamo, “De André” di Brescia, “Ciceri” di Como, “Torriani” di Cremona, “Bertacchi” di Lecco, “Einaudi” di Lodi, “Fermi” di Mantova, “Ferrari” di Monza, “Luigi Cremona” di Pavia, “Polo Liceale” di Sondrio e “Ferraris” di Varese.
“Il nostro intento era quello di far capire l’importanza dei diritti, conoscerli e rispettarli, chiedendo alle istituzioni di esserne promotrici e di assicurarne il mantenimento – ha spiegato Riccardo Bettiga, Garante regionale per i Minori e le Fragilità -. Per questo è importante che le istituzioni, la scuola e il sistema sociale siano sempre pronti ad ascoltare i ragazzi e disponibili ad accettare le loro legittime richieste di tutela dei loro diritti. Non si possono dare per scontati i diritti, il loro rispetto e la loro salvaguardia deve essere un impegno di tutti”.
In un Auditorium Gaber gremito di studenti, i lavori della mattinata, moderati da Moira Fié (Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia), hanno visto l’illustrazione delle iniziative messe in campo nei diversi istituti scolastici e la restituzione dell’impatto e dei cambiamenti che sono stati introdotti sul tema della partecipazione attiva, dell’inclusione e dell’educazione civica.
Ad assistere, dialogando con gli studenti, anche Luciana Volta, Direttore Generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia che ha sottolineato come “la conoscenza dei diritti aiuta a costruire il rispetto reciproco, che poi è il valore più profondo della collettività”. A conclusione dei lavori, si è tenuto un simpatico sipario formativo condotto da Gabrielle Fellus, Presidente dell’Associazione “I Respect – la cultura del rispetto”.