SONDRIO – Festività pasquali all’insegna delle calamità quelle che si sono appena concluse. Soprattutto nelle giornate di Pasqua e Pasquetta l’intera Lombardia è stata colpita da una forte ondata di maltempo che ha richiesto un lavoro incessante da parte dei Vigili del Fuoco, chiamati a fronteggiare diverse richieste di soccorso anche sul territorio della Valtellina.
Solo nelle prime ore di Pasquetta dieci le richieste d’intervento in provincia di Sondrio, tra le zone più colpite da frane e valanghe che hanno costretto anche alcuni paesi all’isolamento. A Livigno chiuso dalla sera di Pasqua il Passo del Foscagno, poi riaperto questa mattina, con il paese che si è ritrovato isolato, diventando irraggiungibile anche dal lato svizzero. Isolata anche la Val Tartano, a causa di una frana piombata sulla SP 11.
Chiusa per pericolo valanghe la strada per Chiareggio, a Chiesa in Valmalenco, dalla sera di Pasqua e fino a nuovo ordine, così come la Val Viola in Alta Valtellina. Vari smottamenti si sono verificati anche a Berbenno di Valtellina, sulla strada tra le frazioni di Regoledo e Monastero, dove sarà impossibile transitare fino a che non si concluderanno i lavori di rimozione del materiale roccioso e il tratto sarà rimesso in sicurezza. Sempre a Berbenno, viabilità sospesa da ieri pomeriggio, Pasquetta, sulla VASP ‘Strada dei Monti di Polaggia 1°,2°, 3° tratto’ per frane in due punti.
Interrotta anche la Ferrovia Retica, con il Trenino del Bernina fermo almeno fino a questa sera, martedì, quando verrà comunicato se e quando sarà riaperta la tratta.
Disagi sui passi alpini: oltre al Foscagno, Bernina chiuso fino alle ore 11 di oggi, martedì, nel tratto Pontresina-San Carlo, quando sarà fatta una nuova valutazione per decidere o meno se ripristinare la circolazione. Riaperto invece nel pomeriggio di Pasquetta il Maloja, bloccato al transito causa pericolo valanghe dalla sera di Pasqua.