Sondrio

Giornata della Memoria: Valtellina e Valchiavenna non dimenticano

Il ricordo dell'Olocausto e delle sue vittime sempre vivo.

Momenti istituzionali, di racconto e di confronto a Sondrio e provincia, per non dimenticare.

Redazione VN – 27 Gennaio 2024

Sondrio, Centro Valtellina, Attualità, Cronaca

Campo di concentramento Giorno della Memoria 27 gennaio

SONDRIO – Una giornata per non dimenticare quella di oggi, sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria per non dimenticare lo sterminio del popolo ebraico, la Shoah, una delle pagine più atroci e buie della nostra storia. Perseguitati, deportati, imprigionati nei campi di concentramento, uccisi. Insieme alla vita, agli ebrei fu tolta la dignità di esseri umani. Con loro tanti altri subirono la stessa sorte, toccati dalle leggi razziali.

Una data, il 27 gennaio, scelta per ricordare la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, in Polonia, da parte delle truppe dell’Armata Rossa. In quell’istante emerse tutto l’orrore del genocidio nazista.

A cominciare dal capoluogo di provincia, Sondrio, che per non dimenticare i drammatici avvenimenti della Shoah ha in programma oggi, alle ore 8.30, la cerimonia pubblica al Parco della Rimembranza (Via C.Battisti) con la partecipazione delle Autorità, delle Scuole, delle Associazioni e della Cittadinanza, in ricordo delle vittime di quel terribile periodo. Commemorazioni che continueranno poi alle ore 18.00 all’Auditorium Torelli con il concerto per il giorno della memoria ‘La Fiamma Eterna – Musica dell’Olocausto’ del Duo Nihz con Bobby Rootveld chitarra, percussioni, voce e Sanna Van Elst flauti dolci e voce, a cura del Circolo Musicale Sondrio. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Qui il precedente articolo dedicato e la locandina.

Per raccontare a bimbi e ragazzi una delle pagine più brutte della storia dell’umanità Teglio propone letture ad alta voce in Biblioteca comunale Elisa Branchi per bimbi dai 6 ai 10 anni oggi, sabato 27 gennaio. I libri alleati in grado di raccontare fatti difficili come la Shoah, di indurre alla riflessione e di imparare dagli errori. Dalle ore 16.00, tutte le informazioni qui.

Spostandosi in Valchiavenna, a Campodolcino sarà raccontata la storia di Don Luigi Re narrata in prima persona da Franco Isman che venne nascosto sotto falso nome dal prete alla Casa Alpina di Motta quando aveva dieci anni, dal 1943 al 1945, durante gli anni bui dell’occupazione nazista. Le parole di Isman: “Io ero un ragazzino di poco più di dieci anni, reduce dal tifo preso a Carvico (Bg) dove la mia famiglia si era rifugiata, quando gli ero stato affidato in modo del tutto improvviso da mio padre, che lo conosceva soltanto di nome, quando, nell’ottobre del 1943, salendo con la corriera da Chiavenna a Madesimo, aveva visto un posto di blocco dei tedeschi: “Lei è don Re?” “Sì, sono io.” “Le consegno questo bambino. Se posso verrò domani o dopodomani. Se non mi vede avrà notizie dopo la guerra.” Questo l’inizio della storia, per conoscere il resto l’appuntamento è al Muvis stasera, sabato, alle ore 20.30. Locandina.

Infine, a Villa di Chiavenna, all’interno delle attività culturali di ‘Non è mai troppo tardi’, un momento sarà dedicato al Giorno della Memoria. Su proposta dell’Amministrazione comunale – Assessorato alla Cultura e ai servizi sociali ci sarà un incontro presso la biblioteca comunale giovedì 1 febbraio alle ore 15, dal titolo ‘Esperienze: la Shoah tra dolore e speranza’. Con l’aiuto di qualche voce, dei filmati, dei libri, di alcuni elementi simbolici, magari di qualche ragazzo, aperto uno squarcio sulla Shoah per sondarne ancora una volta il dolore, non senza però aprirsi alla speranza. Per farlo proposte anche delle piccole esperienze da fare insieme, perché il Giorno della Memoria non scivoli via sbadatamente un anno dopo l’altro. L’ingresso è libero e gratuito, consigliato non solo agli adulti e agli anziani, ma anche ai giovani e ai ragazzi più grandi. Qui ulteriori dettagli.