Sondrio

Lavoro in Provincia di Sondrio: previste 1.040 assunzioni ad agosto

In calo rispetto all’anno scorso e al trimestre precedente.

Il settore turistico guida le assunzioni. Industria e commercio mostrano segni di calo. Difficoltà nel trovare personale qualificato.

Redazione VN – 13 Agosto 2024 08:53

Sondrio, Centro Valtellina, Economia

chef hotel

SONDRIO – Nel mese di agosto, le imprese della provincia di Sondrio prevedono di offrire 1.040 nuove opportunità lavorative, con una proiezione di 3.570 assunzioni entro la fine di ottobre 2024. Tuttavia, il Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e partecipato anche dalla Camera di commercio di Sondrio, segnala una contrazione nella domanda di lavoro. Rispetto ad agosto 2023, si registrano 100 entrate in meno e una riduzione di 180 assunzioni rispetto al trimestre dell’anno precedente.

Il settore turistico, che include attività di alloggio e ristorazione, si conferma il principale motore dell’occupazione, con 450 posti di lavoro previsti per agosto, pari al 43% del totale mensile, e 1.010 nel trimestre. Seguono l’industria manifatturiera, con 180 assunzioni ad agosto e 790 entro ottobre, e i servizi alle imprese, che offrono 130 opportunità per il mese e 530 per il trimestre. Il commercio e i servizi alle persone offrono rispettivamente 130 e 70 posti di lavoro ad agosto, con incrementi nei mesi successivi, mentre le costruzioni offrono 70 opportunità per agosto e 320 entro ottobre.

L’analisi mostra anche un incremento nella richiesta di lavoro da parte delle imprese di medie e grandi dimensioni. Le imprese con 50-249 dipendenti cercano il 20% dei nuovi lavoratori (rispetto al 12% del mese scorso), mentre quelle con oltre 250 dipendenti rappresentano il 16% (contro il 10% di luglio). Tuttavia, le piccole imprese con meno di 49 dipendenti rimangono le principali fonti di assunzione, con 670 posizioni previste per agosto e 2.230 per il trimestre.

Per quanto riguarda le tipologie contrattuali, i contratti a termine continuano a predominare, rappresentando l’83% delle offerte, mentre i contratti a tempo indeterminato o di apprendistato sono al 17% del totale.

La difficoltà di reperimento di personale resta un problema significativo. Le imprese riportano difficoltà per oltre il 54,5% delle posizioni aperte, con la principale causa identificata nella mancanza di candidati (36,6%). Altre difficoltà includono una preparazione inadeguata dei candidati (7,1%).

Tra le professioni più difficili da trovare ci sono gli operai specializzati, con una carenza del 61%. In particolare, si segnalano difficoltà estreme nel reperire conduttori di veicoli a motore (88,6%), meccanici e manutentori di macchine (79,2%), addetti alle rifiniture delle costruzioni (76%), e addetti al mantenimento di strutture edili (65,5%). Per il settore turistico, si registrano difficoltà nel trovare addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela (76,4%) e personale per le attività di ristorazione (59,6%).

Inoltre, il 57% delle posizioni aperte richiede esperienza specifica nel settore. L’interesse per i giovani con meno di 30 anni rimane significativo, con il 36% delle assunzioni destinate a questa fascia di età, soprattutto in ambiti commerciali e amministrativi.

Questi dati delineano un panorama del mercato del lavoro locale che, sebbene mostri segni di crescita in alcuni settori, continua ad affrontare sfide significative nel soddisfare le richieste di competenze specifiche e nell’adattarsi a un mercato del lavoro in continua evoluzione.