Sondrio

Le foto d’epoca che raccontano Sondrio: mostra riaperta al Mvsa

‘Sondrio, la TUA storia’: Un tuffo nel passato della città con immagini e plastici d'epoca.

L'assessore Fratta: "Una mostra da visitare e sulla quale riflettere".

Lorenzo Colombo – 13 Agosto 2024

Sondrio, Centro Valtellina, Cultura

foto antiche
(Foto di Willfried Wende da Pixabay)

SONDRIO – Immagini antiche dei luoghi più significativi della città per riscoprire Sondrio nel tempo, fotografie che ritraggono uomini, donne e bambini tra la fine dell’Ottocento e il Novecento: la mostra “Sondrio, la TUA storia” ha riaperto al pubblico oggi, martedì, nella sala espositiva al piano terra di Palazzo Sassi de’ Lavizzari, sede del Museo Valtellinese di Storia e Arte.

Realizzata nell’ambito del progetto “Sondrio capoluogo alpino 500 anni”, promosso dal Comune di Sondrio e finanziato da Fondazione Cariplo, si potrà visitare da martedì a domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18. Un gradito ritorno dopo il successo ottenuto nelle sale di Castello Masegra.

“Come Amministrazione comunale – afferma l’assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione Marcella Fratta – abbiamo ritenuto di non poter riporre nei cassetti tutte le foto che erano state esposte a Cast (CAstello delle STorie di montagna, ndr) per raccontare la nostra città e la sua evoluzione nel ventesimo secolo. Gli spazi al piano terra del Mvsa sono apparsi da subito adatti per la facile accessibilità, oltre che per l’opportunità di aprire al pubblico una bella sala del palazzo. Una mostra da visitare e sulla quale riflettere, poiché una forte consapevolezza del passato ci può aiutare a ben immaginare la Sondrio del futuro”.

La storia di Sondrio rivive nelle fotografie e viene divulgata anche attraverso due plastici che rappresentano la città nel 1868 e nel 1951, a confrontare l’evoluzione del tessuto urbano in poco meno di un secolo.

All’interno della sala, oltre al bel camino in pietra con tre stemmi abrasi, che testimonia il passato più antico del palazzo, saranno visibili anche gli scavi archeologici realizzati nel 1993 che hanno portato alla luce le tracce di una Sondrio nascosta.