Sondrio

Oggi è la Festa della Liberazione: a Chiavenna la cerimonia provinciale

Momenti di raccoglimento per il 25 aprile nei paesi di Valtellina e Valchiavenna.

"Libertà, democrazia, giustizia e pace valori da difendere e rendere attuali".

Redazione VN – 25 Aprile 2024

Sondrio, Centro Valtellina, Attualità

Bandiera Italia
foto Comune di Chiuro

SONDRIO – Con il risveglio di questa mattina, paesi di Valtellina e Valchiavenna si apprestano a celebrare la Festa della Liberazione, ricordando come settantanove anni fa, il 25 aprile, l’Italia venne liberata dalle forze nazi-fasciste, grazie anche all’eroica Resistenza che il Paese pose per un lungo periodo, portata avanti dai partigiani.

Quest’anno a ospitare la cerimonia provinciale sarà Chiavenna, con in prima battuta la Santa Messa nella Collegiata di San Lorenzo, celebrata da Mons. Andrea Caelli, con la partecipazione della autorità e delle rappresentanze. Poi formazione del corteo in via Picchi che, aperto dalla Banda Cittadina, sfilerà per raggiungere piazza Caduti per la Libertà. Qui la cerimonia ufficiale, davanti al monumento, con la partecipazione di una formazione militare in armi. Saluti della Città e discorsi ufficiali delle autorità.

Invece nel capoluogo, Sondrio, raduno in Piazza Campello dove le autorità renderanno omaggio alla resistenza e alla memoria del Ten. Col. Edoardo Alessi, comandante partigiano “Marcello” caduto per la Libertà, presso la caserma dei Carabinieri intitolata a suo nome. Cerimonie religiose e civili si terranno naturalmente anche in altre e numerose località della provincia.

Iniziati ad arrivare anche i primi messaggi delle Amministrazioni, che ricordano l’Anniversario della liberazione d’Italia. Di seguito li riportiamo.

E’ la Festa della Liberazione dell’Italia dal dominio straniero e dal totalitarismo. Da allora il Paese è fortemente cambiato. Non c’è più, fortunatamente, la necessità di conquistare i valori di libertà, di democrazia, di giustizia sociale e di pace che animarono la resistenza. Oggi c’è però l’esigenza ancora più forte di difendere e rendere nuovamente attuali quei valori: con le bandiere, con gli ideali, con le passioni civili e democratiche, da Italiani liberi che vogliono impegnarsi perché la libertà sia patrimonio delle prossime generazioni. La democrazia va sempre affermata e realizzata, giorno dopo giorno, nella vita quotidiana”. Il sindaco Tiziano Maffezzini, Comune di Chiuro

“Libertà
La parola più usata.
A volte fragile, a volte esagerata.
A volte stuprata, a volte usurpata.
A volte sprecata, a volte dimenticata.
A volte amica, a volte non capita.
A volte dileggiata, a volte inseguita.
A volte emarginata, a volte discriminata.
A volte odiata, a volte amata.
Ma rimane la parola più bella che qualcuno ha inventato.
Buon 25 aprile”
Comune di Albosaggia

“25 aprile 2024. Buona Festa della Liberazione”, Comune di Colorina

“25 aprile 1945 – 25 aprile 2024.
Come di consueto, anche nelle ricorrenze più particolari, cerchiamo di dare un valore speciale e di aggiungere qualche notizia riferita ad accadimenti locali.
Già da alcuni anni il 25 aprile lo dedichiamo alla memoria del giovane Floriano Giovanettoni, ucciso dalla furia nazifascista nella notte tra il 24 e 25 aprile 1945.
Quest’anno abbiamo pensato di lasciare un segno chiedendo al nostro concittadino Osvaldo De Pedrini, classe 1928, primo a vedere a terra il giovane assassinato, di raccontarci la storia da chi l’ha vissuta in prima persona.
Per non dimenticare”.
Piuro, 25 aprile 2024
Festa della Liberazione
Link alla testimonianza

“Memoria, unità, impegno. 25 aprile 2024”, Comune di Chiavenna.

25 aprile: Giornata della Liberazione. Questa giornata è simbolo della Resistenza e della lotta contro l’oppressione. Oggi celebriamo il coraggio e la determinazione di coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia. In questo giorno di memoria e riflessione, rinnoviamo il nostro impegno a difendere i valori di solidarietà, giustizia e pace“, Comune di Novate Mezzola.

“79° Anniversario della Liberazione. La pace richiede quattro condizioni essenziali: verità, giustizia, amore e libertà. Papa Giovanni Paolo II. Buon 25 aprile!”, Comune di Teglio.

“Tirano 25 aprile 2024 – Festa della liberazione. Per il 25 aprile pubblico l’estratto finale delle memorie dell’allora diciottenne Luigi Porta scritte nel 2006 a 60 anni di distanza dagli eventi e che raccontano l’esperienza della liberazione di Tirano da parte di un giovane concittadino che aderì alla lotta partigiana contro il nazifascismo. Così come tanti giovani ragazzi Tiranesi. Un racconto di forte carica emotiva che quando l’ho lessi mi ha molto emozionato. La neve si soglie fu il messaggio trasmesso da radio Londra che indicava l’inizio della liberazione di Tirano avvenuta il 28 aprile del 1945. “……Il pensiero torna spesso a quell’aprile 1945, a quel messaggio ” la neve si scioglie”, alla giornata della battaglia di Tirano, e di rimbalzo ai giorni attuali. Tante cose non si possono dimenticare di quel periodo, l’entusiasmo e la gioia della liberazione, ma anche il rovescio della medaglia, le vite stroncate su un fronte e sull’altro, nel giorno della battaglia, lasciate per ore sulla strada, gli amici caduti nella lotta partigiana, i cinque giovani, fra i quali Remo, compagno nei giorni di infanzia, “passati per le armi” dalle Brigate Nere in Vervio nel corso dei rastrellamenti del 1945, e anche il sangue dei vinti, le vittime di episodi incresciosi che, correva voce, si erano susseguiti un pò ovunque, e che mi avevano profondamente turbato. Penso spesso ai componenti dell’equipaggio di quel quadrimotore americano che, per fornirci le armi senza le quali la lotta per la liberazione sarebbe stata enormemente più difficile, hanno sacrificato la loro giovane esistenza a Livigno, località della quale verosimilmente non avevano mai sentito parlare, penso al destino di Tirano che, senza la battaglia del 28 aprile 1945 combattuta e vinta con quelle armi, poteva risolversi tragicamente, ove si fosse avverato il proposito di costituire proprio qui l’ultima roccaforte del regime che già tanti lutti aveva arrecato all’Italia. Da allora sono trascorsi sessant’anni, molta neve si è sciolta, non si è però dissolto e non può dissolversi il sentimento di gratitudine ericonoscenza verso quella nazione e quel popolo d’oltreoceano, ai sacrifici del quale va tanto merito della libertà conseguita nel 1945. Se poi non tutte le scelte della nazione americana possano ritenersi condivisibili, quelle di allora sicuramente per noi lo furono, e non possiamo dimenticarlo”.  Lo scritto sulla liberazione di Tirano che descrive eventi oramai lontani, con la generazione coinvolta che sta scomparendo, ha in sé contenuti molto attuali e da ricordare. Il tema del rispetto dei vinti pur essendo vincitori. La preoccupazione che Tirano diventasse una roccaforte fascista, la gratitudine. La memoria e in particolare quella che ricorda la liberazione ha a mio avviso caratteristiche particolari e con il passare del tempo se non coltivata rischia di deformarsi e essere piegata a piacimento. Si minimizza o si relativizza. Il 25 aprile non e’ una festa di parte e’ una festa di tutti e di chi e’ realmente democratico. Chi non festeggia il 25 aprile e quello che rappresenta non può dirsi democratico perché crede ovviamente in valori diversi. La lotta di liberazione fu movimento plurale di tantissime sensibilità politiche, di cattolici, socialisti, comunisti, liberali, di uomini e di donne, di nobili e di contadini, di giovani e di anziani che nella sofferenza di quel periodo dopo la liberazione si riunirono e da molteplici punti di vista generarono la nostra costituzione che portò ad una successiva pacificazione sociale che fu scelta giusta di quel periodo storico. La repubblica italiana e’ tutto questo. L’insegnamento della liberazione dal nazifascismo e del 25 aprile e’ che la vera forza di una democrazia e’ la capacità di produrre sempre innovazione e sintesi all’interno di tante diversità che si possono esprimere libere nel rispetto reciproco e questo è possibile solo se vi è un sistema condiviso di valori molto forti. I valori che ci uniscono sono scritti nella costituzione e sono il compendio di una cultura millenaria. Questo crea pace sociale che e’ unica condizione per generare una crescita. Una società forte e democratica con i valori simili a quelli della nostra comunità non deve mai aver paura di confrontarsi con le diversità e questo vale per i diritti civili, vale per il diritto di culto e per il rispetto di qualsiasi cultura e civiltà. Non deve avere paura del futuro. Una società debole come quella nel ventennio fascista ha invece paura delle diversità cerca dei nemici per attribuire delle colpe e si costruisce il proprio modello di vita, il proprio pensiero unico e cerca di imporlo a tutti e tutto e questo per me fu il fascismo. La lezione del 25 aprile, la lezione del ragazzo Luigi Porta che a diciotto anni partecipò alla liberazione e’ proprio questa che lo sviluppo di una comunità e’ nel rispetto delle differenze e dei diritti inviolabili delle persone ed è festa che appartiene a tutti. Buon 25 aprile a tutti noi”, sindaco di Tirano Franco Spada.