MILANO – Una crescita del +4,5% che porta Sondrio di diritto, guardando solo al comparto cibo con 291 milioni di euro, tra le prime dieci province italiane di valore per prodotti DOP e IGP. Nel comparto dei prodotti a base di carne la Breasola della Valtellina conquista peraltro un quarto posto assoluto. Risultati considerevoli quelli del rapporto Ismea-Qualivita 2023 sulla ‘DOP economy’, dove la Lombardia si è dimostrata una regione assolutamente valevole dal punto di vista agroalimentare.
“I dati del rapporto Ismea-Qualivita sulla ‘DOP economy’ fotografano una Lombardia da primato. Con un valore che sfiora i 2,5 miliardi di euro nel 2022 e un aumento del 14,6% sul 2021, il nostro comparto dei prodotti a denominazione è quello che cresce di più in Italia”, commenta l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi.
I 75 prodotti, DOP e IGP della Lombardia, tra cibi e vini, ‘pesano’ per il 16% sul valore dell’agroalimentare, grazie ai quasi 2 miliardi di euro del comparto cibo e ai quasi 500 milioni di euro del comparto vinicolo.
“In Lombardia – prosegue Alessandro Beduschi – si producono cinque dei primi dieci formaggi DOP italiani per valore: Grana Padano, Parmigiano Reggiano, Gorgonzola, Provolone Valpadana e Taleggio. Nel comparto dei prodotti a base di carne non solo la Bresaola della Valtellina è quarta assoluta, ma la maggior parte dei grandi salumi nazionali sono alimentati nostri allevamenti. Grandissima anche la crescita dei nostri vini con +18,1% trainata da Franciacorta, Lugana, Oltrepò, Valtellina e Garda. È il risultato di un lavoro straordinario delle filiere lombarde e dei Consorzi che lavorano per promuovere tutte le nostre eccellenze”.
Significativo anche il risultato delle province lombarde. Brescia (878 milioni di euro) e Mantova (586 milioni di euro) sono nella ‘top ten’ italiana al quinto e decimo posto assoluti, mentre valori significativi vengono registrati anche dagli altri territori: oltre a Sondrio (291 milioni di euro), Cremona (282 milioni di euro), Pavia (157 milioni di euro), Lodi (100 milioni di euro), Bergamo (76 milioni di euro), Milano (69 milioni di euro), Lecco (22 milioni di euro), Como (19 milioni di euro), Monza e Brianza (7 milioni di euro) e Varese (6 milioni di euro). Guardando al solo comparto cibo sono ben 4 le province lombarde tra le prime dieci italiane per valore: insieme a Sondrio (+4,5%), Mantova (+18,2%), Brescia (+17,8%), Cremona (+12,7%), mentre per il settore vitivinicolo spicca la crescita di Brescia (+26,6%), ottava assoluta in Italia.
“Cibi e vini lombardi – conclude l’assessore Beduschi – sono uno dei nostri migliori biglietti da visita, sempre più conosciuti e apprezzati. Il nostro impegno è quello di puntare a promuoverli sempre più in Italia e nel mondo, per aumentare ancora il valore del Made in Lombardia”.