Sondrio

Referendum 8 e 9 giugno: cosa si vota? Cinque quesiti su lavoro e cittadinanza

Urne aperte domenica dalle 7 alle 23 e lunedì fino alle 15.

La validità del referendum è legata al quorum: serve la partecipazione di almeno la metà più uno degli elettori.

Lorenzo Colombo – 29 Aprile 2025 07:49

Sondrio, Centro Valtellina, Politica

Voto-Scheda-Referendum
((Foto di Mohamed Hassan da Pixabay))

SONDRIO – I cittadini italiani saranno chiamati al voto domenica 8 e lunedì 9 giugno per esprimersi su cinque referendum abrogativi che toccano temi cruciali come le regole del mercato del lavoro e le modalità di acquisizione della cittadinanza. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle 7 alle 23 nella giornata di domenica e riprenderanno lunedì dalle 7 fino alle 15.

Trattandosi di referendum abrogativi, disciplinati dall’articolo 75 della Costituzione, l’obiettivo è decidere se eliminare (ossia abrogare) in parte o del tutto norme attualmente in vigore. Perché l’esito sia valido, è necessario che alle urne si rechi almeno il 50% più uno degli aventi diritto.

I quattro quesiti sul lavoro

1. Reintegro dopo il licenziamento: si torna al passato?
Il primo quesito interviene sul contratto a tutele crescenti introdotto con il Jobs Act. In particolare, si chiede se cancellare la norma che, per le aziende con più di 15 dipendenti, limita il reintegro del lavoratore licenziato ingiustamente. Votare Sì significa voler ripristinare il reintegro per tutti i lavoratori, anche quelli assunti dopo marzo 2015; votare No significa mantenere le regole attuali.

2. Piccole imprese e licenziamenti: risarcimenti più flessibili?
Oggi i lavoratori licenziati senza giusta causa in aziende con meno di 16 dipendenti possono ricevere un massimo di sei mensilità di indennizzo. Il secondo quesito propone di rimuovere questo tetto, lasciando ai giudici la libertà di decidere l’entità del risarcimento in base al singolo caso.

3. Contratti a termine: serve una motivazione?
Con il terzo referendum si punta a modificare le condizioni per l’utilizzo dei contratti a tempo determinato. Si propone di eliminare le norme che permettono di stipulare contratti fino a un anno senza giustificazioni. L’obiettivo è incentivare contratti più stabili, introducendo l’obbligo di specificare le ragioni della temporaneità.

4. Appalti e infortuni: responsabilità condivisa?
Attualmente, in caso di incidente sul lavoro, il committente non risponde per i rischi specifici dell’attività affidata in appalto. Il quesito propone di rimuovere questa esenzione, rendendo anche il committente corresponsabile, al fine di rafforzare le tutele in materia di sicurezza.

Un quesito sulla cittadinanza

5. Cittadinanza italiana più accessibile?
Il quinto referendum riguarda i tempi per ottenere la cittadinanza. Secondo la legge vigente, uno straniero deve risiedere legalmente in Italia per almeno dieci anni prima di poter presentare domanda. Il quesito propone di dimezzare questo periodo, portandolo a cinque anni, mantenendo però inalterati gli altri requisiti come la conoscenza della lingua italiana, la disponibilità di un reddito sufficiente e l’assenza di condanne.

I referendum propongono modifiche significative in ambiti che toccano la vita quotidiana di molti cittadini. Diritti sul lavoro, sicurezza e inclusione sono al centro del dibattito. Il voto rappresenta un momento importante per orientare le future scelte del Paese.