Sondrio

Trasporto ferroviario, così non va. PD: “Responsabilità di chi amministra la Regione”

La denuncia dei disservizi quotidiani di Iannotti e Morelli (PD provinciale).

"Salvini, Fontana, Sertori si nascondono dietro a un dito. Provincia di Sondrio sempre più scollegata".

Redazione VN – 24 Ottobre 2024

Sondrio, Centro Valtellina, Politica

Sondrio treni ritardo

SONDRIO – “Passano gli anni, le Olimpiadi sono dietro l’angolo, la macchina organizzativa per le infrastrutture e la gestione dell’evento è ormai lanciata. Eppure i valtellinesi ed i valchiavennaschi, che regolarmente si spostano per questioni personali, professionali e di studio utilizzando il servizio ferroviario faticano a svolgere le loro mansioni ordinarie a causa di disservizi ormai quotidiani e sempre più intollerabili, considerando tre estati di chiusure prolungate continuate con week-end una tantum, che avrebbero dovuto consentire di elevare il livello di un servizio che, paradossalmente, appariva migliore vent’anni fa”.

Fanno fatica a nascondere il disappunto il segretario provinciale del PD Michele Iannotti e il responsabile infrastrutture e mobilità del PD provinciale Pierluigi Morelli in merito ai continui disservizi in cui i pendolari quotidianamente si imbattono lungo le linee ferroviarie lombarde.

“Le recenti dichiarazioni del presidente Fontana e dell’assessore Sertori – dichiara il segretario provinciale democratico – sono una presa in giro per gli studenti, i pendolari, i turisti: si preoccupano di segnalare l’inaccettabilità dei disservizi, ma dimenticano che Trenord è emanazione di Regione Lombardia, al cui amministratore delegato e direttore generale di FNM hanno addirittura aumentato lo stipendio arrivando a 363 mila euro all’anno, e che RFI è legata al Ministero dei Trasporti con a capo Matteo Salvini, segretario nazionale del partito a cui appartengono. Chi ha ruoli di responsabilità politica, non può limitarsi a denunciare: tutto ciò non è sufficiente! Chi ha le responsabilità politiche deve esercitarle a sostegno dei cittadini!”.

“E’ troppo comodo (e inutile) – continua Iannotti – limitarsi ad affermare che il servizio ferroviario così non può andare, è già fin troppo chiaro a tutti. Il ministro Salvini, il presidente Fontana e l’assessore Sertori si nascondono dietro un dito e fuggono dal problema: i ruoli istituzionali che ricoprono non sono solo occasioni di onori e passerelle, ma richiedono soprattutto l’impegno di farsi carico delle proprie responsabilità”.

Prende poi parola Pierluigi Morelli: “Negli ultimi anni poi oltre al danno la beffa: le tariffe sono aumentate, ottenere i doverosi indennizzi per i disservizi è sempre più complicato se non impossibile, e cresce l’incertezza di non sapere se si parte, quando e soprattutto, se si arriva a destinazione”.

“Come PD – continuano Iannotti e Morelli – siamo da tempo impegnati su tutti i tavoli politici ed istituzionali a fare la nostra parte, considerando il ruolo che occupiamo in tutti i consessi, a Sondrio, a Milano e a Roma, sollecitando interventi ed investimenti e tenendo alta l’attenzione sul tema, schierandoci a fianco degli utenti: i ritardi e le cancellazioni ormai quotidiane sono accolti con un atteggiamento di sfiducia e di rassegnazione, al quale non vogliamo abbandonarci. La nostra provincia, su più fronti operosa ed efficiente, ha il diritto a servizi degni delle attività dei suoi residenti.”

“La nostra realtà – dichiara Morelli –  non può prescindere da un servizio ferroviario efficiente. La Statale 36 è già oggi tra le più trafficate ed incidentate d’Italia e la 38 non si presta certo a una viabilità che è già critica con quella ordinaria. La provincia di Sondrio è oramai sempre più  scollegata dal resto del Paese, con ripercussioni (anche economiche) non trascurabili.”

“Siamo molto soddisfatti – concludono Iannotti e Morelli – che la nuova Prefetto della provincia di Sondrio abbia colto da subito l’emergenza di intervenire contro questo disagio, la sosteniamo nel suo tentativo di portare avanti il tavolo di lavoro già più volte promesso e  siamo pronti a dare anche noi come PD provinciale il nostro contributo. Tutto quello che sta succedendo ha responsabilità politiche chiare in chi amministra Regione Lombardia, che non cambia colore politico da decenni, e non è più procrastinabile invertire la tendenza di un progressivo decadimento generale, che appare quasi inesorabile, a partire dal sistema di trasporto ferroviario”.