Val Masino

Alla Riserva della Val di Mello avviato il monitoraggio del paesaggio sonoro

Si tratta del progetto SuMo, per conoscere la fauna e gli ambienti naturali.

Posizionati dodici dispositivi di registrazione acustica.

Redazione VN – 12 Marzo 2025 10:08

Val Masino, Bassa Valtellina, Montagna

Dispositivo registrazione acustica SuMo

VAL MASINO – Con i primi di marzo è iniziato il monitoraggio acustico con SuMo “Suoni e Movimento, tracce di biodiversità”, progetto di ricerca e valorizzazione della fauna selvatica finanziato da PNRR – NextGenerationEU.

Il progetto molto articolato, presentato da Parco Nord Milano con la previsione di alcuni applicativi all’interno della Riserva, nasce con l’idea di integrare tecniche innovative di monitoraggio con le tradizionali attività di studio e conservazione con l’obiettivo di approfondire la conoscenza della fauna e degli ambienti naturali presenti.

In particolare, per la Riserva, è stato previsto l’avvio di una campagna di raccolta di registrazioni audio per studio della complessità del Paesaggio Sonoro e per valutare il peso delle attività antropiche su di esso.

Parallelamente il progetto prevede la creazione di un database strutturato per la raccolta e consultazione di dati naturalistici, alcune attività di educazione ambientale e il monitoraggio dei chirotteri (pipistrelli) in alta quota.

Cos’è il paesaggio sonoro? 

Il paesaggio sonoro è costituito da tutti i suoni percepibili in un determinato spazio come il canto degli uccelli, il suono di un torrente, il rumore del traffico e delle attività industriali.  Pertanto, si possono individuare: biofonie (suoni naturali provenienti dalla fauna), geofonie (suoni naturali provenienti dall’ambiente) e le antropofonie (suoni provenienti da fonti antropiche) ogniuna delle quali ha un peso sul paesaggio.

Un paesaggio sonoro equilibrato, con suoni naturali predominanti, è essenziale per il benessere di molte specie soprattutto per gli animali che dipendono dalla comunicazione sonora, come gli uccelli e gli insetti.

Com’è strutturato lo studio? Quanto dura?

La campagna di raccolta dati è strutturata in 6 sessioni di registrazione (da marzo ad agosto) durante la quale verranno posizionati 12 dispositivi di registrazione acustica passivi ad alta qualità detti AudioMoth in tre spot sottoposti ad un carico antropico differente (elevato – medio e nullo).

Una volta posizionati, gli apparecchi registreranno a fasce programmate per le due settimane successive all’attivazione.

I dati raccolti verranno poi impiegati nel calcolo di indici ecoacustici: misure quantitative utilizzate per valutare, ad esempio, il peso dell’attività umana sul paesaggio sonoro e il suo potenziale impatto sulle specie animali presenti.

Quali sono gli obiettivi?  Valutare la complessità del paesaggio sonoro e il peso delle attività antropiche sull’ambiente naturale tramite il calcolo di indici ecoacustici, promuovere la consapevolezza ambientale pubblicando e condividendo i dati acustici e le registrazioni, incrementare le conoscenze per poter programmare azioni gestione mirate

In sintesi, il monitoraggio acustico del Progetto SuMo offre uno strumento prezioso per comprendere le dinamiche del paesaggio sonoro e per salvaguardare l’ambiente naturale.

*Attenzione* nel caso in cui trovaste un Audiomoth a terra contattare via mail progettosumo@gmail.com o su instagram progettosumo o la Riserva.