VAL MASINO – Sono iniziati i lavori per ripristinare i boschi danneggiati dalla processionaria del pino, nell’ambito del progetto “Val di Mello Climate Change: gestione sostenibile di una riserva naturale”, finanziato da Regione Lombardia con il bando Bioclima 2022, nella Riserva naturale della Val di Mello con il coordinamento e la direzione tecnico-scientifica del Parco Nord Milano.
Parte dei fondi del progetto sono stati destinati alla gestione di una porzione di bosco in località Poira di Mello, che da tempo riscontra un’importante infestazione di processionaria del pino, la falena conosciuta principalmente per il suo potere urticante quando è allo stadio di bruco.
“I bruchi vivono in inverno nei tipici nidi sericei che lasciano in primavera per cominciare a nutrirsi delle foglie delle piante che subiscono quindi forti danni. Una volta raggiunta la maturità, tra maggio e giugno, i bruchi abbandonano le piante e si dirigono in processione verso un luogo adatto in cui interrarsi e trasformarsi prima in crisalide e poi in adulto. I peli urticanti delle larve possono causare irritazioni cutanee, oculari e respiratorie e risultano quindi particolarmente pericolose per le persone e gli animali domestici”, spiegano dall’ente Riserva Naturale Val di Mello.
Nei boschi in località di Poira di Mello questo lepidottero può quindi rappresentare un rischio per la salute umana e per gli animali domestici che frequentano l’area e per questo si è ritenuto necessario programmare un’azione tempestiva di lotta al parassita.
A causa della dimensione dell’area, dell’impossibilità tecnica di agire contemporaneamente sull’intera superficie interessata dall’infestazione e di ricorrere a trattamenti antiparassitari estensivi, si è stabilito di intervenire nei pressi di aree e percorsi ad alta fruizione, con un’azione di lotta indiretta, attraverso l’attuazione di interventi sui boschi.
Il progetto prevede cinque azioni:
- Taglio dei pini silvestri maggiormente interessati da infestazione di processionaria e in prossimità delle aree maggiormente frequentate;
- Taglio e selezione con l’obiettivo di favorire un equilibrato sviluppo del bosco, favorendo le specie più idonee
- Messa a dimora di nuove piantine forestali autoctone in coincidenza di radure già esistenti o opportunamente realizzate.
- Rimozione di legno morto, in piedi e a terra, e di alberi pericolanti solo nelle aree frequentate, per mettere in sicurezza i sentieri
- Cure colturali della rinnovazione per i primi due anni.
Attualmente sono iniziati i lavori e sono in corso gli abbattimenti. In primavera si procederà con le piantagioni.
Il progetto Climate Change fa parte del bando di Regione Lombardia Bioclima e ha uno stampo prettamente ambientale perché da un lato mira a migliorare e facilitare la gestione forestale dei terreni pubblici dentro la Riserva, dall’altro indaga, tutela e valorizza la biodiversità degli ecosistemi, in particolare habitat e specie di interesse europeo. Il progetto durerà fino a dicembre 2025, anche se buona parte delle azioni saranno realizzate nel corso dei prossimi mesi.